Salvare il pianeta con i vestiti: ecco cosa è la moda ecosostenibile

Ultimamente si sente molto parlare di sostenibilità, una battaglia che abbraccia molti ambiti ma che è maggiormente discussa relativamente alla tutela dell’ambiente. Un’azienda è sostenibile quando il suo sviluppo non impatta sull’equilibrio ambientale, e non compromette le necessità delle generazioni future. Preferire, ad esempio, l’utilizzo di energia rinnovabile e il riciclo, è un modo in cui un’azienda può limitare la sua impronta ambientale, continuando la sua attività senza aggravare la situazione della Terra. Il futuro, infatti, mai come in questo momento è stato incerto, e ognuno di noi ha un ruolo da giocare nella costruzione di un mondo migliore.

Ovviamente anche le aziende di moda hanno abbracciato la sostenibilità: nasce così la moda ecosostenibile, una realtà con lo scopo di proteggere l’ambiente tramite l’utilizzo di materiali non dannosi, sia in fase di produzione che di smaltimento. Anche se una moda puramente etica viene considerata ancora un’utopia, grandi marche come Stella McCartney mostrano che è possibile ridurre sensibilmente l’impatto ambientale.

È questa la lezione che abbiamo imparato a Parigi, il 16 ottobre, al convegno di Positive Luxury, un’associazione che riunisce ed incentiva, tramite il rilascio di una certificazione green, le aziende di moda sostenibile. Qui abbiamo incontrato diverse realtà, dai grandi gruppi (primo fra tutti LMVH ovvero il gruppo di Louis Vuitton, Dior, Kenzo, Guerlain…) alle piccole-medio imprese, che hanno fatto della sostenibilità ambientale una bandiera per cui si battersi ogni giorno. Insieme a noi c’erano anche tante aziende pronte ad apprendere come diventare sostenibili, con creatività e trasparenza. Ed è proprio la trasparenza un’altra caratteristica chiave necessaria per le aziende di moda etica nel mondo di oggi: essere chiari e sinceri su quanta strada si è fatta, e su quanta ancora ce n’è da percorrere.

Ogni azienda ha il suo modo e i suoi ritmi per migliorarsi. Mentre per i grossi brand internazionali è, per certi aspetti, più semplice investire e rivoluzionare il loro processo produttivo, per aziende più piccole come la nostra la trasformazione non è immediata. Ci sono molte cose da fare, dal materiale utilizzato (per esempio il pellame delle borse piuttosto che la tomaia delle sneakers) allo smaltimento dei rifiuti, ma questo non ci scoraggia: la tutela dell’ambiente non è mai stata una priorità come in questo momento. Ci impegneremo quindi per migliorarci ogni giorno, al massimo delle nostre possibilità, rimanendo trasparenti e determinati.

Tutti possono collaborare a rendere etico il mondo della moda! Ognuno di noi, ad esempio, può riciclare i vecchi vestiti, trasformando i vecchi maglioni in copri tazzine o scaldamani, usando le calze rotte per le pulizie domestiche e utilizzando i bottoni come decorazione.

La moda ecosostenibile rappresenta un nuovo approccio al design di vestiti. È una realtà basata e composta dall’etica e dalla sostenibilità. L’etica applicata alla moda si riferisce alle condizioni di lavoro e al benessere dei lavoratori. Da un punto di vista sostenibile, invece, ha lo scopo di proteggere l’ambiente. La sostenibilità si basa principalmente sull’utilizzo di materiali non dannosi o dal minimo impatto sull’ambiente, sia in fase di produzione che di smaltimento, come la seta o la canapa.

[Fonte: Wikipedia]

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